Aree Naturali Protette di interesse locale
La rete sentieristica dell'Area, consente di visitare i luoghi di maggiore interesse ed è segnalata con apposita cartellazione informativa comprendente i tempi di percorrenza
partendo dai margini dell'abitato di Prato, presso il Parco di Galceti il sentiero si sviluppa sul tracciato
CAI n. 12, sino a raggiungere la vetta più alta della zona, il Poggio Monteferrato (420 m), punto panoramico di notevole
ampiezza, verso la piana pratese fino al Montalbano.
Il tracciato attraversa uno degli ambienti di maggiore interesse naturalistico della provincia, e di particolare suggestione,
caratterizzato da una particolarissima vegetazione rupestre e da un rado bosco di pino marittimo.
Tempo Percorrenza: 1 ora
Difficoltà: media, sentiero tutto in salita
il sentiero (CAI n. 14a e poi 14) parte da Vallupaia,
area pic-nic con una rinomata sorgente, quindi, al riparo della foresta appenninica, con castagneti prima e faggete poi,
giunge alla vetta del monte, dove i Faggi di Javello, un imponente "serra" di alberi secolari, segnano il crinale
con la tipica disposizione in doppio filare.
Tempo Percorrenza: 1 ora
Difficoltà: media, sentiero tutto in salita
La vetta del Monte Le Coste, detto "Spazzavento", è raggiungibile seguendo il tracciato del sentiero CAI n. 10
sia da Sud, a partire da Prato (presso Villa Verzoni, a le Sacca, in zona S.Lucia) che da nord, a partire da La Collina.
Partendo da Prato il percorso si snoda inizialmente attraverso olivete, e quindi si addentra in boschi di querce, mentre da
nord il sentiero è più pianeggiante, tra boschi di querce ed arbusteti di ginestre.
In entrambe i casi, arrivando in prossimità della vetta la vegetazione si dirada e sulla sommità, dove si trova
anche il Mausoleo di Malaparte è possibile ammirare un panorama di grande ampiezza, che spazia dalla piana alla Val di
Bisenzio.
Tempo Percorrenza: 1h 30 min da Prato, 1 ora da La Collina
Difficoltà: media da Prato (percorso tutto in salita), facile da La Collina
Partendo dal Centro Visite di Bagnolo, lungo il tracciato CAI n. n. 12 b, ed attraverso un fitto bosco di querce il sentiero
ci conduce ai "patriarchi" cui deve il nome, due cerri di spettacolari dimensioni, che troneggiano nel bosco da più
di 30 metri di altezza. Passato il guado del Fosso della Casaccia, lasciando il sentiero CAI, si raggiunge il Monte Lopi
proseguendo direttamente sulla strada.
qui il bosco si fa più rado e misto a pino marittimo e, in prossimità della vetta, presso Casa Monte Lopi, si può
godere di un vasto panorama su tutta la valle del Torrente Bagnolo.
Tempo Percorrenza: 1 ora e 15 minuri
Difficoltà: facile
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